mercoledì 28 agosto 2013

Fort Osage: tra archeologia e musica indiana


 

    (17 agosto 2013)

Fort  Osage,  nel passato  fu un avamposto di guerra costruito in  Louisiana.  sul fiume Missuri all'inizio dell'Ottocento.  Il luogo fu avvistato dal comandante Clark che scrisse nel suo diario, in data 23 giugno del 1804 di aver notato un territorio nuovo e  adatto  per controllare gli spostamenti sul fiume Missuri.  All'interno del forte è possibile osservare i reperti rimasti a testimoniare la storia di questo Forte che appartiene agli Stati Uniti d'America. Tanti ancora oggi si chiedono ma perché si chiamano Stati Uniti d'America? Non è facile rispondere perché in effetti è come se si costituissero due storie - la prima che appartiene ai nativi fino alla scoperta delle Americhe da parte di Cristoforo Colombo e la seconda storia, più recente che appartiene invece alla Nazione americana così come la conosciamo oggi con il nome "Stati Uniti" .
Gli Stati Uniti d'America  dichiararono l'indipendenza dalla madrepatria inglese nel 1776 ed elessero come primo presidente George Washington costituivano in realtà una parte infinitesimale dell'attuale territorio americano.  Originariamente erano 13 colonie, comprendenti 13 stati precedentemente sotto il dominio di Sua Maestà Britannica Giorgio II . Tutti piccoli stati della East Coast, grossomodo comprendenti il New England e gli stati della Middle Atlantic Coast.  Alla fine del '700 grandi stati come il Texas  (entrerà a far parte degli Stati Uniti dopo la famosa battaglia di Fort Alamo) e la California, facevano ancora parte dell'Impero spagnolo ed erano governati per mezzo di un Viceré. Assieme al Messico, costituivano la Nuova Spagna,  un territorio davvero ampio.

Molti stati meridionali, come Louisiana, Mississippi, Alabama e Ohio erano sotto il re di Francia, come pure buona parte del Canada. Alcuni degli attuali stati dell'America erano invece inesplorati e non appartenevano a nessuna potenza europea (pensa all'Idaho, al Montana, allo Utah o all'Oregon).

L'incorporazione di tutti e 50 gli stati che compongono l'attuale Confederazione degli Stati Uniti d'America fu un  processo lunghissimo durato fino alla seconda metà del Novecento. Basti pensare  allo stato delle Hawaii e dell'Alaska, entrambi  entrarono a far parte degli Stati Uniti,   nel 1950.  

Il Primo Presidente Giorge Washington dopo la guerra d'Indipendenza dalla colonizzazione inglese  riuscì grazie anche all'aiuto delle truppe francesi ad incorporare le 13 colonie e con il trattato di Parigi del 1783 la Corona inglese pose fine alla guerra d'indipendenza. Tra il 1806 e il 1809  fu eletto il secondo presidente degli Stati Uniti d'America Thomas  Jefferson che   decretò una serie di misure per evitare lo scambio commerciale con i paesi europei (Non-Importation Act, Embargo Act, Non-Intercourse Act), allo scopo di protestare contro le violazioni dei diritti commerciali dei paesi neutrali, compiute da Francia e Inghilterra nel corso delle guerre napoleoniche. Dopo Jefferson succedette  Madison  James  al centro di un nuovo conflitto con la  Gran Bretagna (la guerra anglo-americana iniziata il 18 giugno 1912 e conclusa l' 8 gennaio 1815 con la battaglia di New Orleans)   che, fruttò, agli americani, il Canada, rimasto leale alla Corona inglese. Da quell’esperienza uscì rafforzato il sentimento nazionale degli americani, ormai persuasi che il loro futuro dovesse svincolarsi del tutto dalle vicende europee. Nella prima metà del XIX secolo il territorio federale si accrebbe con l’ingresso nell’Unione degli stati della Louisiana (1812), dell’Indiana (1816), dell’Illinois (1818), dell’Alabama (1819) e della Florida (1819). Nel 1936 entrò a far parte dell’Unione il Texas, staccatosi dal Messico; nel 1846 il territorio del Nord-Ovest, che gli Stati Uniti ottennero in seguito a un trattato con la Gran Bretagna, e del vasto Sud-Ovest, ottenuto con la guerra contro il Messico.

A metà Ottocento il confine occidentale era giunto al Pacifico e si contavano più di trenta stati aderenti all’Unione.  Gli americani furono tra i primi a produrre, utilizzando la tecnologia del vapore e degli altiforni, i battelli a propulsione meccanica e le locomotive. Si lanciarono quindi nella corsa alla costruzione di strade ferrate in modo così intenso che la rete ferroviaria americana nel 1860 risultava la più estesa al mondo. Il nuovo mezzo di trasporto accompagnò e sostenne lo sviluppo economico, fornendo l’intelaiatura infrastrutturale senza la quale non sarebbe stato possibile organizzare uno spazio di quelle dimensioni. La rapidità di tale sviluppo risultò più accentuata nel settore industriale, nel quale a metà secolo gli Stati Uniti si collocavano al quarto posto nella graduatoria mondiale. La scoperta dell’oro in California nel 1849 spinse migliaia di persone a dirigersi all’Ovest e a popolare le coste del Pacifico. Fu questo il contesto in cui nacque il "Far West" di carattere contadino, ma ben presto personificata da allevatori di bestiame, artigiani, commercianti, banchieri, costruttori di ferrovie, giunti in massa al richiamo delle grandi potenzialità affaristiche offerte dall’Ovest. A farne le spese furono le popolazioni indigene, che vennero letteralmente sterminate!

Fort  Osage nacque nel periodo della guerra anglo-americana(1812-1815)  come avamposto di difesa contro gli inglesi. Non fu luogo militare, chiuso in se stesso, fu anche al centro di commerci e scambi con gli indiani del luogo.  Fort Osage fu comunque abbandonato nel   1827 e solo più tardi negli anni 50,  iniziò  una fase di restauro.  Le opere di ricostruzione e di recupero  durarono circa dieci anni e nel 1961 fu inaugurato al pubblico come monumento storico nazionale.  Per le sue particolari caratteristiche storiche  e per i luoghi di interesse che ricostruiscono  la  vita dei nativi-indiani, si può considerare  Fort Osage un luogo  archeologico da visitare con calma per apprendere  le molteplici sfumature che offre il territorio fatto di laghi, montagne e fiumi.

Quest'anno in data  17 agosto, grazie anche alla collaborazione di Carola Smith, Edward Marcello, Miriam Binda, Gianna  Pavesi, Enrico Achilli   ho partecipato  all'incontro di studio archeologico   a Fort Osage -.  Inoltre, ci tengo a sottolineare che   Il National Park Service  ingloba  Fort Osage come un sito importantissimo  anche per il  percorso storico    di Santa Fè, Lewis e quello di   Clark  (vedi foto).

 

A Fort  Osage , durante l'incontro di studio, i miei gusti hanno subito incontrato  il contatto musicale con i ritmi indiani  (American Indian Music) autentica musica  cerimoniale e sociale con i canti  maschili e femminili accompagnati da vari tamburi e strumenti con sonagli. Le donne Indiane esprimono aggraziata agilità, pur seguendo il veloce ritmo scandito dal battito del tamburo. La suggestiva atmosfera creata dall’aleggiare dei loro variopinti scialli rievoca immagini della natura, alberi, fiori. La circolarità rappresenta l’idea della vita come ciclo infinito. Su ognuno dei cerchi si distinguono disegni di colore rosso che simboleggiano  le tappe fondamentali dell’esistenza: nascita, gioventù, maturità e morte.

Carola Smith, essendo  una bravissima musicista ha fornito molte altre indicazioni che meriterebbero ulteriori approfondimenti anche per i prossimi appuntamenti artistici che si terranno ad ottobre alla Festa della città del  Missouri   a Flemink Park.  (38th Annual Missouri Town 1855 Fall Festival of Arts, Crafts and Music) da tenere in considerazione anche per gli anni sucessivi.

Simona Strada


 

sabato 10 agosto 2013

Portogallo in bicicletta (DA PORTO a LISBONA) sulla Via Lusitana /luglio 2013

 


 

 
Portogallo in bicicletta sembra quasi un'impresa impossibile!


Bellissimo invece  tutto il percorso da Porto a Lisbona  (Km. 550). Chi  conosce la Via Lusitana non può fare a meno di ricordare gli splendidi luoghi che si incontrano ricongiungendosi con  Mealhada, Coimbra, Condeixa, Pombal, Leiria, Batalha  passando anche da Fatima.

 Coimbra
 


Un cammino a "pedali"  davvero rustico che si integra con la gente del posto. Come sempre, a voi il piacere di scoprire e di vedere le cose!


Sappiate che in Portogallo la tradizione di accoglienza  é forte  e coinvolge tutta la
struttura sociale è sufficiente comportarsi bene da turisti attenti e rispettosi. 
Ci è capitato anche di fare una sosta un po' speciale in un luogo d'accoglienza gestito da una famiglia londinese, trasferitasi in  Portogallo, oramai da diversi anni offrono  due tende  Yurt  originali della Mongolia  costruite sulle montagne portoghesi a circa un'ora dalla antica città universitaria di Coimbra.  Le tende, dotate comunque di servizi,  si trovano vicino ad una sorgente ed un bosco molto caratteristico anche per l'area in cui viene servita la colazione circondata da piante di gelsomino e fiori.
 Chi definisce questo luogo un rifugio romantico non si sbaglia!
Arrivati poi a  Lisbona  (dopo circa 15 giorni)  abbiamo assaporato un tipico piatto locale a base di verdura e pesce. Nella  cucina portoghese si mescolano sapori provenienti dal suo passato con i suoi naviganti e marinai: dalla cannella che si trova in pasticceria ai curry della carne, dai pomodori e patate del nuovo mondo agli agrumi che i mori hanno portato durante le loro conquiste fino alla presenza costante del mare.
A Lisbona  di passaggio dal quartiere  Bairro Alto, potete ammirare i  luoghi frequentati dai "creativi" o artisti che frequentano anche le tipiche librerie e gli antiquari;  Invece nel quartiere  Baixa non lasciatevi sfuggire  la  Praca do Rossio (Praca Dom Pedro IV) o Piazza Grande con le sue architetture in puro stile pombalino (da Marche di Pombal, Primo Ministro ai tempi della ricostruzione dopo il terremoto del 1755 che distrusse buona parte di Lisbona). Non va inoltre dimenticato che uno dei monumenti più importanti della Piazza Grande è  il Teatro Nacional Dona Maria II  che  tanti ricordano anche con il nome di ex palazzo del'inquisizione, fu riscostruito nell'Ottocento su progetto di un artista e architetto italiano, Fortunato Lodi.

 Lisbona di sera con il tipico Tram
 
Una straordinaria visione, anche se siete in bicicletta, è il  Monastero dei Jerònimos ed il Padrão dos Descobrimentos, nel quartiere di Belém spicca anche la Torre o "faro di  Restelo" nel  porto tipico molto frequentato anche da chi vuole gustarsi le luci del tramonto.
Tutti insieme alla fine....sul fiume Tago è bellissimo viaggiare in bicicletta! Come sempre ringrazio anche la simpatica compagnia   partita da Milano il 20 luglio di quest'anno e da Genova il 21 luglio - l'aereo in genere è sempre economico (basta prenotarlo circa due mesi prima!).
Destinazione Porto e ripartenza da Lisbona.
Un po' di bicicletta non fa male alla salute anche in salita  ma....opportuno allenarsi prima di affrontare questo viaggio che prevede percorsi anche faticosi. Tempi calcolati - medi / circa 18 giorni.
Ciao - SIMO
 
 
nb: Lisbona come  Oporto è tutta un saliscendi,  se non si  è ben allenati in bicicletta è piacevolissima da girare anche a piedi perdendosi nelle viuzze tipiche e splendidi palazzi dal gusto decadente.



 
 
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oggi 10 agosto 2013 ciao Anny...anche quest'anno buon compleanno con le luci meravigliose delle stelle! 
Simo - Ricky !
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mercoledì 12 giugno 2013

LIANA DE LUCA - UBALDO RIVA alpino,poeta,avvocato








 
Ciao - vi segnalo questo libro:
LIANA DE LUCA - autrice
editore: GENESI /SEZIONE letteratura
 
Come si legge dal titolo - UBALDO RIVA - alpino, poeta, avvocato già si capisce che il tema è biografico e riguarda appunto un alpino (prima ancora di essere poeta ed avvocato) che ha lasciato testimonianze interessanti - pensate è nato a fine Ottocento e ne ha viste di belle anche sulle montagne della Valcamonica! Ha passato anche momenti molto scottanti e deflagranti a causa delle devastanti guerre mondiali quindi - amici carissimi - si tratta solo di leggerlo questo libro per capire come si coniuga il "fare degli alpini  e degli scalatori con l'essere sensibile di un poeta!" 
 
CIAO anche da Ricy!